53017 | Il vino dei Vignaioli di Radda

L’idea

I vini di Radda sono tra i più riconoscibili, coerenti e apprezzati dell’intero Chianti Classico. Il motivo, come sempre, è imputabile a diversi fattori: da quelli geologici e climatici all’intervento dell’uomo. La sintesi del terroir, insomma, che qui mostra una mano particolarmente sensibile, in cui la componente umana gioca da protagonista. Dal punto di vista tecnico, ma soprattutto per una sorta di sentire “comune” che coinvolge in maniera straordinaria i vignaioli del territorio. Diciamo la verità: è raro trovare altrove la sinergia che si riscontra in questo territorio, lo spirito collaborativo e in alcuni casi l’amicizia autentica dei protagonisti. Per questo, la nascita del progetto 53017, il vino dell’Associazione dei Vignaioli di Radda, non sorprende. Anzi, sembra suggellare la voglia di sentirsi gruppo e squadra, innalzando il concetto di terroir sopra i pur importanti confini aziendali e restituendo una rara identità sovraindividuale.

La realizzazione

Anche sul piano sostanziale, dalla genesi progettuale ai dettagli realizzativi, il percorso è stato tracciato da quasi tutti i vignaioli del comune. Nello specifico, il vino nasce da una parte del Sangiovese di ogni cantina, vinificato secondo lo stile aziendale e maturato nei contenitori più disparati: dal legno piccolo alle botti grandi, fino al cemento. Ogni azienda ne porta in dote 27 litri! Una speciale “commissione”, formata dai proprietari di alcune delle realtà più rappresentative, ha infine il compito di assemblare i diversi vini e realizzare il miglior blend possibile. E’ così che nasce la sintesi perfetta di quello che vuole essere “il vino di Radda”.