Clementi: La storia dietro l’Amarone del sindaco

8 Febbraio 2021

AUTORE

Burton Anderson

Burton Anderson è uno scrittore americano originario del Minnesota, vive in Italia e scrive di vino, cibo e viaggi.
Nei primi anni '80 pubblica "The Wines & Winemakers of Italy" , libro che ha reso celebre il made in Italy enoico fuori dai confini nazionali. Burton ha dato un contributo notevole alla divulgazione del vino italiano nel mondo facendone conoscere l'originalità, le potenzialità e le eccellenze territoriali. E' inoltre l'ex direttore dell'International Herald Tribune a Parigi. Il New York Times lo ha definito "la massima autorità sui vini italiani in lingua inglese".

Pietro Clementi si appassionò al vino da ragazzo mentre stava con i suoi nonni nella loro fattoria a Illasi, a est di Verona, durante la seconda guerra mondiale. “A quei tempi i buoi tiravano gli aratri tra le vigne e l’uva veniva raccolta in ceste di vimini”, come ha ricordato. “Tutte le fasi del processo di vinificazione, compresa la pigiatura, venivano eseguite a mano. Il vino era un lavoro artigianale, questo che mi piaceva, ed è il motivo per cui in seguito ho deciso di diventare un produttore”.

Pietro Clementi divenne avvocato, come i suoi nonni, esercitando la professione nella zona di Verona per più di mezzo secolo, dove per un importante periodo è stato anche sindaco di Marano, un comune della Valpolicella Classica. Dopo aver acquisito nel 1969 una propria tenuta in località Gnirega di Valgatara, la sua passione è cresciuta di pari passo con l’ampliamento dei vigneti, oggi si contano 14.5 ettari, e la creazione di una moderna cantina dove lavorano anche i suoi figli, Maria, Aurelio, Maurizio, Giuseppe e Bernardino, e le loro famiglie.

La famiglia Clementi produce una gamma di vini tradizionali che includono Valpolicella Classico e Superiore, Amarone, Ripasso e due versioni di Veneto IGT Rosso, ottenuti dalle varietà classiche Corvina, Corvinone, Rondinella e Molinara. Vini esemplari che dialogano perfettamente con piatti della cucina veronese e con un ampio ventaglio di specialità prodotte nelle aree Prealpine, del Lago di Garda e delle valli e pianure lungo il corso del fiume Adige.

Particolarmente degno di nota è il Clementi Amarone della Valpolicella Classico, ancora oggi conosciuto come “l’Amarone del sindaco” intorno a Marano. Un vino di statura imponente e di straordinaria longevità, l’Amarone deriva da uve di prima scelta che vengono selezionate nel corso di almeno due settimane. Dopo essere posti su plateaux di legno, i grappoli vengono lasciati per quattro mesi ad appassire in un ambiente detto fruttaio tenuto costantemente aerato con ventilazione naturale. Dopo la vinificazione l’Amarone viene invecchiato per più di cinque anni in legno e commercializzato dopo minimo sei anni dalla vendemmia.

Questo metodo fedele alla tradizione restituisce un vino dal colore rosso rubino intenso, con un bouquet che suggerisce frutti di bosco maturi, marmellata di prugne e aromi di frutta secca e marasca, a cui si aggiungono spezie come cannella, pepe e noce moscata. Come spiega Maurizio Clementi, il punto di forza dell’Amarone è l’equilibrio tra aromi e sapori avvolgenti e una spiccata eleganza. Attualmente in commercio di trova l’Amarone dell’eccezionale vendemmia 2011.

Maurizio consiglia di stappare la bottiglia almeno tre ore prima e di servire in bicchieri ballon a una temperatura di 16-20°C. Suggerisce di abbinarlo a primi piatti locali come il risotto al sugo di maiale detto tastasal, gli gnocchi di patate al ragù d’anatra o le classiche lasagne alla veronese con radicchio, maiale e Parmigiano. L’Amarone eccelle anche con piatti di carne tradizionali come la pastissada de caval e vari brasati, arrosti e pollame serviti con la polenta.

“L’Amarone del Sindaco” brilla di convivialità quando bevuto con gli amici riuniti davanti al camino, anche se non c’è niente di meglio che sorseggiarlo da soli dopo cena come vino da meditazione.

ENGLISH

 

Clementi: The Story Behind “The Mayor’s Amarone”

Pietro Clementi became fascinated with wine as a boy while staying with his grandparents at their farm at Illasi east of Verona during the Second World War. “In those times oxen pulled the plows between the vines and grapes were harvested in wicker baskets,” as he recalled. “All steps in the winemaking process, including pressing, were carried out by hand. Wine was a handicraft, and that’s what I loved about it, and why I later decided to become a winemaker.”

Pietro Clementi became a lawyer, like his grandparents, practicing law in the Verona area for more than a half century, and serving for a time as the mayor of Marano, a town in the Valpolicella Classico zone. After acquiring his own estate at the village of Gnirega di Valgatara in 1969, his passion grew as vineyards expanded to take in 14.5 hectares and a modern winery was established that came to involve his children: Maria, Aurelio, Maurizio, Giuseppe and Bernardino and various mates and offspring who share in the vineyard and cellar work.

The Clementi family produces a range of wines based on the traditional varieties of Valpolicella—Corvina, Corvinone, Rondinella e Molinara—taking in Valpolicella Classico and Superiore, Amarone, Ripasso and two versions of Veneto IGT Rosso. The wines of exemplary value have a noted affinity with the cooking of Verona and the bounty of produce from the Alpine foothills, Lake Garda and the valleys and plains along the course of the river Adige.

Of special note is the Clementi Amarone della Valpolicella Classico, which is still known as “The Mayor’s Amarone” around Marano. A wine of towering stature and extraordinary longevity, Amarone derives from the estate’s choice grapes selected over a period of at least two weeks and harvested on wooden plateaux to undergo four months of drying (appassimento) in the naturally ventilated conditions of the fruttaio. The Amarone is then aged for more than five years in wood to be marketed after six or sometimes seven years from the harvest.

This diligently traditional method results in a wine of intense ruby red color, with a bouquet that suggests ripe berries, plum jam and aromas of dried fruit and morello cherry, to which are added spices such as cinnamon, pepper and nutmeg. As Maurizio Clementi explains, the strong point of Amarone is the balance between its opulent aromas and flavors and an elegance that is never heavy.

Currently on the market is the Amarone from the exceptional 2011 vintage.

Maurizio suggests uncorking the bottle at least three hours before serving in ballon glasses at a temperature of 16-20°C. He suggests pairing it with first courses of such Veronese specialties as risotto with the pork sauce known as tastasal, potato gnocchi with duck ragout or a classic lasagne alla Veronese with radicchio, pork and Parmigiano. It excels with traditional meat dishes such as the horsemeat pastissada de caval and various braised and roast meats and poultry served with polenta.

“The Mayor’s Amarone” glows with conviviality when served among friends gathered before the fireplace after dinner, though there’s nothing quite like it when sipped on its own as a wine of meditation.

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