7 Settembre 2020
Moric e Roland Velich: il cuore e l’anima del Blaufränkisch
“Credo che il mondo del vino sia così stufo dei vini uniformi, prodotti con l’obiettivo di raggiungere il massimo dei punti in una degustazione e non con la motivazione di creare dalle materie prime a disposizione, cioè suolo, clima e vitigno, un prodotto che è singolare, per il fatto che può crescere solo in questo luogo”. – Roland Velich.
Mostrando questa sorta di spirito progressista, negli anni Novanta Roland Velich si è staccato dalla cantina di famiglia, una delle più affermate in Austria per la produzione di vini bianchi, e ha portato avanti un progetto per creare un vino rosso di classe mondiale dalla varietà conosciuta come Blaufränkisch. Per prepararsi ha studiato a fondo gli elementi del suolo, del clima e le caratteristiche dei vitigni di alcuni dei grandi vini del mondo, dalla Borgogna al Barolo alla Valle del Rodano.
Roland ha fondato il progetto Moric in una tenuta nel villaggio di Grosshöflein, nel Mittelburgenland austriaco a sud-est di Vienna, lungo il confine con l’Ungheria, dove, nel 2001, ha prodotto il suo primo Blaufränkisch. Lui e la sua famiglia coltivano circa 25 ettari di vigneti, tra cui vecchi vitigni e alcuni recenti impianti sperimentali, per creare una gamma di vini dove spicca il Blaufränkisch, ma che comprende altre varietà rosse e bianche sia autoctone che internazionali, per una produzione di circa 60.000 bottiglie all’anno.
Le viti da Moric si limitano a produrre uve che esprimono i loro terroir. I vini sono caratterizzati da una mineralità riconducibile ai terreni collinari ricchi di ardesia, argilla e calcare che dominano il vicino lago Neusiedlersee.
Dopo una vigorosa selezione delle uve provenienti dai vecchi vigneti ad alta densità, Roland pratica interventi minimi durante la vinificazione, mentre l’affinamento avviene in grandi botti per trasmettere il cuore e l’anima del Blaufränkisch.
Roland Velich è diventato una figura nota nel mondo dei produttori naturali, anche se non certifica i suoi vini come biologici o biodinamici. È conosciuto come una persona carismatica, colta e raffinata, i cui vini riflettono il suo savoir-faire.
Sebbene i vini del Burgenland siano poco conosciuti al di fuori dell’Austria, Moric ha ottenuto un crescente successo a livello internazionale, come testimonia la nota critica Jancis Robinson, che ha definito il Blaufränkisch di Moric “il migliore al mondo”. La linea dei vini Moric comprende tra gli altri:
Hausmarke Rot da Zweigeit al 50% , Blaufränkisch al 30% e Pinot Nero.
Un rosso agile dale tonalità rubino brillante e maturato in legno per sviluppare un bouquet intrigante,con note di frutti di bosco ed erbe aromatiche. Alla beva si presenta ben equilibrato, di media intensità e fruttato, temperato da tannini sottili e una piacevole spina acida.
Blaufränkisch Burgenland vinificato in purezza e fermentato con lieviti indigeni in botti di legno aperte e serbatoi di acciaio inox, a cui seguono 13 mesi di affinamento sulle fecce fini in grandi botti di rovere – da 600 a 4.500 litri – dove avviene la fermentazione malolattica. Il vino non viene né filtrato né chiarificato prima dell’imbottigliamento. Di colore rubino scuro e profondo, offre un’intrigante gamma di profumi e sapori che hanno portato a paragoni con vini di Pinot Nero, Syrah e anche Grenache. Ma alla fine il Moric Blaufränkisch è unico nel suo genere, come avremo occasione di raccontarvi in una futura newsletter di Heres Wine Stories.
Hausmarke Weiss Super Natural proviene da Grüner Veltliner e Chardonnay ed è fermentato in grandi botti di legno con lieviti indigeni, seguito da 12-14 mesi sulle fecce fini in botti di legno di 5-10 anni da 500/600 litri.
Di colore giallo paglierino, presenta vivaci profumi fruttati e floreali e sapori freschi e sapidi esaltati da vibranti note minerali e acide. Anche di questo bianco parleremo in una prossima edizione della newsletter di Heres Wine Stories.
ENGLISH
Moric and Roland Velich: The Heart and Soul of Blaufränkisch
“I believe the world of wine is so fed up with uniform wines, produced with the goal of achieving a maximum of points in a tasting and not with the motivation of creating from the raw materials that are at disposal, namely soil, climate and varietal, a product that is singular, because of the fact that it can only grow in this one place.” –Roland Velich
Showing that sort of progressive spirit, Roland Velich in the 1990s broke away from his family winery, one of Austria’s established producers of white wines, and pursued a project to create a world-class red wine from the variety known as Blaufränkisch. To prepare himself he studied in depth the elements of soil, climate and vine characteristics of some of the great wines of the world, from Burgundy to Barolo to the Rhone Valley.
Roland founded the Moric project at an estate at the village of Grosshöflein in Austria’s Mittelburgenland southeast of Vienna along the border of Hungary, where, in 2001, he produced his first Blaufränkisch. He and his family cultivate about 25 hectares of vineyards, including old vines and some studied recent plantings, to create a range of wines led by Blaufränkisch but including other red and white varieties both native and international for about 60,000 bottles a year.
Vine yields at Moric are limited to produce wines that express their terroirs marked by a minerality from hilly terrains rich in slate, clay and limestone that dominate the nearby Lake Neusiedlersee.
After a ruthless selection of grapes from old high-density vineyards, Roland practices minimal intervention during vinification and aging in large barrels to convey the heart and soul of Blaufränkisch.
Roland Velich has become a noted figure in the world of natural producers, although he does not certify his wines as organic or biodynamic. He’s known as a charismatic, cultured and refined person whose wines reflect his savoir-faire.
Although the wines of Burgenland are little known outside Austria, Moric has achieved growing success on an international level, as testified by the noted critic Jancis Robinson, who called Moric’s Blaufränkisch “the best in the world.” The Moric line of wines takes in reds and whites under the Burgenland appellation, including these three:
Hausmarke Rot comes from Zweigeit at 50% with Blaufränkisch at 30% and Pinot Noir in an agile red of bright ruby color matured in wood to develop an intriguing bouquet with notes of wild berries and herbs and well-balanced flavors of medium intensity with ample fruit tempered by easy tannins and a pleasant acidic spine.
Blaufränkisch Burgenland is a pure varietal vinified using indigenous yeasts and fermented in open wood barrels and stainless steel tanks followed by 13 months aging on the fine lees in large oak barrels—from 600 to 4,500-liters—during which malolactic fermentation occurs naturally. The wine is neither filtered or clarified before bottling. Of dark and deep ruby color it offers an intriguing range of scents and flavors that have drawn comparisons to wines from Pinot Noir, Syrah or even Grenache. But in the end the Moric Blaufränkisch is very much its own sort of wine—as will be highlighted in a future Heres Wine Stories newsletter.
Hausmarke Weiss Super Natural comes from Grüner Veltliner and Chardonnay fermented in large wooden barrels using indigenous yeasts, followed by 12-14 months on fine lees in 5-10 year old wooden barrels of 500/600 liters. The wine of straw yellow color shows lively fruit and floral scents and fresh and savory flavors enhanced by vibrant mineral and acidic notes. It too will be discussed in a coming edition of the Heres Wine Stories newsletter.