28 Giugno 2021
Il vetro si trova in natura, non è altro che un “fluido solidificato” che si forma dopo che determinati minerali, principalmente la sabbia di quarzo, si sciolgono a causa di un innalzamento repentino della temperatura – vedi fulmini, eruzioni vulcaniche o l’impatto di un meteorite – con successivo ricompattamento della la massa fusa. La storia del vetro e della trasformazione delle masse vetrose ha inizio svariati millenni di anni fa, ma quella che vi raccontiamo oggi è legata a un uomo, Nicola Vulai, e ai suoi passaggi d’iniziazione fino ad arrivare a X-Glass.
Negli ultimi decenni l’Austria è diventata terra di vetro, o meglio di cristallo, grazie a nomi importanti come Riedel che negli anni Settanta ha creato la sua prima collezione di bicchieri da degustazione. Per Nicola essere un appassionato bevitore di vino è stato il vero incipit, ancor più della formazione presso l’istituto agrario, seguito da una laurea in enologia e l’apprendistato nella produzione del vetro. Conoscere a fondo la materia, in questo caso vino e cristallo, sono alla base del suo design personalissimo che predilige le curve agli angoli e l’apertura stretta a quella ampia. Il tutto sintetizzato nella forma di un bicchiere universale, adatto a tutti i vini, compresi gli spumanti, come ci ricorda la lettera simbolo “X” – multiple choice, che in italiano si traduce in “X tutti i vini” (o X tutte le occasioni, complice una moglie particolarmente determinata a ridurre i caroselli di bicchieri dopo gaudenti serate con gli amici.)
Il bicchiere – secondo Nicola – deve essere specchio del vino, “sentire” il territorio, e in questo caso quasi sparire con i suoi poco più di 90 grammi mentre è attraversato dal riverbero degli elementi. Ogni bicchiere è un pezzo unico, realizzato a mano partendo da un amalgama di minerali dove il bario sostituisce il piombo. Un team di otto artigiani specializzati lavora presso la fabbrica di Hörbranz per realizzare in media 300 bicchieri il giorno: il passaggio più difficile, ci rivela, dopo aver tirato a mano lo stelo, è creare la base, cioè la parte che fa stare in piedi il calice e renderlo resistente all’urto.
Leggerezza, versatilità e resistenza. Tre aggettivi che si sommano, anzi, moltiplicano, all’esperienza del fondersi con il vino e il suo convivio.
L’azienda di Vulai è nata nel 2019, ancora non si è sentito parlare molto di X Glass, ma se è vero che il fine giustifica i mezzi, qui sappiamo di essere di fronte alla finezza che trasporta in versi al bere sublime.
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